Sconosciuta forse no, ma se ne parla poco: è una lampada da appoggio, misura ca 40x40 ed è profonda 15cm: da un supporto in legno, noce o altra essenza, partono una serie di ovali, con una interruzione di continuità poco oltre la metà, che formano la base della lampada. Da questa si ergono due supporti in tubo di ottone verso il paralume della parte superiore, anch’esso di forma ovale.
Gli ovali del paralume e della base derivano gli uni dagli altri: per non sprecare materiale, gli ovali della base sono stati recuperati dallo scarto interno degli anelli del paralume.
Il cavo di alimentazione passa all’interno di uno di questi tubi, dopo aver attraversato il legno, per poi scendere e quindi risalire verso il portalampada centrale formando un anello ben visibile nello spazio tra paralume e base: essendo il cavo del tipo rivestito, mi è sembrata una buona idea lasciarlo a vista. Può esser comandata dal semplice interruttore o da un variatore di luce o, ancora, con le recenti tecnologie, da telecomando o dal proprio cellulare.
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